Tra i fondi archivistici che conservano documentazione medievale e moderna dell’Archivio Generale Arcivescovile, può capitare di imbattersi in registri o faldoni sui quali sono presenti frammenti di riuso. Per frammenti di riuso si intendono tutti quei lacerti, ritagli o fogli interi, generalmente di pergamena, provenienti da antichi codici o documenti manoscritti che per qualche ragione sono stati scartati (tra le più frequenti vi sono l’usura dei manoscritti, i mutamenti grafici e le riforme liturgiche e musicali, oltre che l’avvento della stampa) e poi riutilizzati come materiale povero di rilegatura.
Lo studio dei frammenti di riuso può portare alla luce testi inediti, o tramandati da pochissime testimonianze; può permettere la riscoperta di miniature o di documenti sconosciuti. Proprio per queste ragioni negli ultimi anni sempre più studiosi e ricercatori si sono interessati a questo genere di testimonianze, con uno sguardo rivolto non solo allo studio del singolo frammento rinvenuto in un archivio, ma ad interi corpora di lacerti di pergamena, spesso con l’obiettivo di ricostruire porzioni di manoscritti a partire dai frammenti superstiti, o biblioteche andate perdute.
Nell’Archivio Arcivescovile sono presenti centinaia di frammenti, molto spesso ancora in situ, ossia non distaccati – e perciò non restaurati – dalla loro sede di riuso. Ad oggi non esiste una mappatura completa di tutte queste testimonianze, ma solo poche pubblicazioni, come nel caso di alcuni frammenti ebraici pubblicati da Mauro Perani e Saverio Campanini (cfr. la bibliografia in fondo alla pagina).
Un esempio di frammento di riuso. Si tratta di un bifoglio di pergamena riutilizzato come coperta del registro dei matrimoni per gli anni 1566-1683 della parrocchia di S. Cecilia a Bologna (AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 6/1.1). Il frammento proviene da un omeliario del XII sec.
L’attenzione rivolta, da parte degli studiosi, a questa tipologia di testimonianze manoscritte, ha permesso l’avvio, di una convenzione tra l’Archivio Arcivescovile e il Centro RAM (Ricerche e Analisi Manoscritti) dell’Università di Bologna, volta allo svolgimento di un programma di censimento sistematico, catalogazione e valorizzazione dei frammenti dell’Archivio. Il progetto “Catalogazione, studio e valorizzazione delle pergamene di riuso conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Bologna” è stato avviato nel 2019, ma già dal 2015 sono iniziati i lavori di tesi e tirocini nel medesimo ambito.
Allo stato attuale dei lavori, sono stati censiti 9 fondi archivistici, dai quali sono emersi circa 480 frammenti di pergamena, molti provenienti da codici liturgici medievali, ma anche letterari, filosofici, medici, oppure documentari, i quali ricoprono un arco temporale che va dall’XI al XVIII secolo. L’obiettivo è arrivare, nei prossimi anni, ad una mappatura completa del patrimonio costituito dai frammenti di riuso custoditi dall’Archivio Arcivescovile.
In particolare, è in corso di conclusione il progetto di dottorato in Paleografia Latina – Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, Università di Bologna – della Dott.ssa Roberta Napoletano: “Sopravvivenze d’inchiostro. Catalogo dei frammenti manoscritti di riuso dell’Archivio Generale Arcivescovile di Bologna. Parrocchie Soppresse della Città”. Quest’ultimo progetto ha permesso la catalogazione digitale online di alcuni frammenti dell’Archivio, nel più recente e importante database di frammenti manoscritti nel panorama di ricerca internazionale: Fragmentarium.
Di seguito si rimanda ai frammenti pubblicati in Fragmentarium, provenienti dal fondo Parrocchie Soppresse della Città e dalla Raccolta Breventani.
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 5/23.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 6/1.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 10/6.5
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 12/5.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 12/5.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 12/5.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 13/7.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 13/7.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 14/5.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 24/2.8
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 24/2.8
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 34/7.1
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città, 34/7.3
- AAB, Parrocchie Soppresse della Città 36/13.2
- AAB, Raccolta Breventani, scansia H1, cart. I, 3
- AAB, Raccolta Breventani, scansia H1, cart. I, 4
- AAB, Raccolta Breventani, scansia H1, cart. I, 14
- AAB, Raccolta Breventani, scansia H1, cart. I, 16
- AAB, Raccolta Breventani, scansia H1, cart. I, 56
Bibliografia
Degni Paola, “Frammenti greci a Bologna”, in Frammenti di un discorso storico. Per una grammatica dell’aldilà del frammento, a cura di Caterina Tristano, Spoleto: Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, 2019, pp. 511-524.
Napoletano Roberta, “Un frammento di Boccaccio tra i registri parrocchiali”, in Intorno a Boccaccio. Boccaccio e dintorni 2018, a cura di Stefano Zamponi, Firenze: Firenze University Press, 2020, pp. 205-216.
Napoletano Roberta, “Frammenti membranacei di riuso: metodologie e prospettive di ricerca. Il caso dell’Archivio Generale Arcivescovile di Bologna”, in IV Ciclo di Studi Medievali. Atti del Convegno (Firenze 4-5 Giugno 2018), Monza: EBS Print, 2018, pp. 239-246.
Napoletano Roberta, “L’Archivio Generale Arcivescovile di Bologna e i frammenti manoscritti di Mons. Luigi Breventani”, Teca 1, 10 (2020), pp. 87-99. doi: https://doi.org/10.6092/issn.2240-3604/11682
Perani Mauro, Campanini Saverio, I frammenti ebraici di Bologna: Archivio di Stato e collezioni minori: inventario e catalogo, Firenze: Olschki, 1997.
Solidoro Cristina, “Il reimpiego di manoscritti medievali in legature”, Gazette du livre médiéval 64, (2018), pp. 33-61.
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